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#save194 di Mercoledì: rassegna stampa del 31/10/2012

a cura di #save194lazio

La rassegna stampa web del mercoledì: un punto della sfituazione sulla legge 194/78, contraccezione, consultori, educazione sessuale e dintorni.

 Ansa, 23/10/2012: Ricorso della Ong International Planned Parenthood Federation European Network contro l’Italia.

“Secondo l’organizzazione non governativa la legge 194 del 1978 non garantisce, come dovrebbe, il diritto all’interruzione di gravidanza, e quindi viola il diritto delle donne alla salute, e quello a non essere discriminate, sanciti dalla Carta sociale europea. L’Ippn En sostiene che la violazione della Carta sociale e’ dovuta alla formulazione dell’articolo 9 della legge.”
Femminile Plurale, 23 ottobre 2012: Il dibattito femminista prima della legge 194/78 tra depenalizzazione e legalizzazione dell’aborto.“«Il fatto è» ci spiegano «che certo non sono state le femministe a battersi per la 194. Noi chiedevamo semplicemente una legge sulla depenalizzazione del reato».”
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 Il Fatto Quotidiano, 27/10/2012: In Francia contraccezione gratuita per le adolescenti e aborto totalmente a carico del sistema sanitario pubblico.
“«Abbiamo voluto la totale gratuità delle speserelative alla pillola per le ragazze di età compresa fra i 15 e i 18 anni – ha precisato Najat Vallaud-Belkacem, ministro responsabile dei Diritti delle donne -, che potranno beneficiarne nel più completo anonimato».
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Gazzetta di Reggio, 27/10/2012:  Sempre più donne (30%) scelgono la pillola Ru486.
«Non sempre – sostiene infatti la Moriconi e con lei il consigliere regionale Roberta Mori (Pd) – chi sceglie la RU486 ha la possibilità di utilizzarla, visto che rispetto a un dato teorico che prevede che tutti gli ospedali italiani debbano proporre alle donne entro la settima settimana la via farmacologica per l’interruzione di gravidanza, nella realtà il numero di ginecologi, anestesisti e personale non medico che dichiara obiezione di coscienza rimane in Italia ancora altissimo».
 Il Paese delle donne online, 28/10/2012: Nel Lazio la legge 194/78 è violata. Esposto alla Procura della Repubblica di Roma da parte dell’Associazione Luca Coscioni, Avv. Filomena Gallo, e Mario Puiatti, Presidente nazionale dell’AIED.
“Nella regione del Lazio infatti, secondo i dati raccolti dalla LAIGA, in 12 ospedali su 31 non si presta il servizio dell’interruzione di gravidanza, questo anche in considerazione che ben il 91% dei ginecologi sono obiettori di coscienza. Scopo di questo esposto è dunque quello di chiedere alla Procura della Repubblica di Roma di indagare la situazione di illegittimità in cui versano le strutture ospedaliere pubbliche indicate, e dunque valutare l’esistenza di ipotesi di reato perseguite dal codice penale.”
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Il Fatto Quotidiano, 28/10/2012: Belfast, apre la prima clinica per l’aborto. Tensione tra Londra e cattolici.
L’apertura della clinica Marie Stopes, nel cuore di Belfast, il 18 ottobre scorso, ha segnato un momento a suo modo storico per il Paese: si tratta infatti della prima struttura (privata) nella quale saranno eseguite interruzioni di gravidanza.”
Prossima rassegna: mercoledì 7/11/2012

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